Route 66: Il Mito Americano (ParolErranti 2018!)
Percorrerla significa immergersi in un’epoca travagliata e ricca di speranza perché gli Americani la percorrevano proprio per arrivare a quella che era considerata come la terra del futuro: la California!
Oggi viene ritenuta in tutto il mondo come la strada americana per eccellenza, che rispecchia appieno la cultura americana di un’epoca ormai tramontata, ma di cui mantiene quasi intatta l’atmosfera.
Di cosa stiamo parlando?
Ovviamente della leggendaria…
La Route 66 ha conosciuto diverse epoche, che coincidono con l’evoluzione del sistema dei trasporti americani: nonostante il suo periodo migliore risalga agli anni ’40 e ’50, molti tratti sono segnalati come esistenti già dagli anni ’20 e ’30, quando cioè i primi convogli di lavoratori iniziavano a spostarsi dalle aride terre del Midwest verso la California, dove speravano di trovare l’agognato Eldorado.
Sono proprio questi viaggi impossibili a rendere famosa la strada, fatta poco più che di terra battuta, sopra la quale sfrecciavano camioncini inaffidabili che intraprendevano un viaggio di quasi 4.000 km dal lago Michigan fino a Santa Monica, attraversando Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Arizona e California, ovvero otto stati e tre fusi orari; un percorso che divide tutt’ora a metà gli Stati Uniti, un percorso unico, ricco di emozioni infinite. In molti si lamentano che lungo il tragitto ormai ci sia poco da ammirare, viste le tappe infinite tra una città e l’altra, ma posso assicurarvi che il vero spettacolo è proprio la strada in sé; i vecchi motel, i vecchi locali (alcuni abbandonati da anni, altri ancora in piena attività), i panorami infiniti tanto che il cielo sembra toccare la terra, senza dimenticare la possibile deviazione da fare verso la Monument Valley, attraversando quella che, a mio modesto parere, è la strada più bella dal punto di vista paesaggistico di tutti gli Stati Uniti, ovvero la Scenic Byway I-163, percorrendo la quale sembra di avere di fronte a sé giganteschi cartelli pubblicitari studiati dal miglior creativo mai esistito, poiché sembra impossibile che la Natura abbia fatto tutto questo!
La Route 66 oggi:
Come già detto, oggi la Route 66 non esiste più neanche nelle mappe ufficiali della viabilità USA, ma alcuni stati ed alcune associazioni si sono impegnati a fondo per restaurarla e segnalarla a dovere, eleggendola a monumento nazionale. Ai suoi bordi si incontrano motel abbandonati, locali ancora aperti ed altri che lo erano fino a pochi anni fa, Diner in stile anni ’50, oppure insegne luminose che cercano strenuamente di resistere al tempo ed all’abbandono. E’ forse grazie alla Route 66 che tuttora si apprezza quella che è la vera cultura americana, fatta di emozioni e sentimenti autentici, di culture ed etnie diverse, persone incredibilmente accoglienti, con le quali è un piacere parlare dei tempi passati, quando cioè la Mother Road era percorsa da migliaia di auto ogni giorno. Non dimentichiamoci che sono proprio queste differenti origini e culture che hanno reso così unici gli Stati Uniti nel bene e nel male. Sulla Route 66 si attraversano sia le grandi metropoli che le piccole cittadine, le piantagioni, i ranch, la terra incontaminata dell’Oklahoma, le riserve indiane, le enclavi dei Latini, i pueblos, i panorami mozzafiato dei canyon e dei deserti, frutto di milioni di anni di erosione e di cambiamenti climatici, fino all’Oceano Pacifico, che bagna la California.
A scrivere questo è stato il nostro amico Roberto Rossi, che la Route l’ha percorsa, e diverse volte!
Se n’è innamorato ed ha deciso di scrivere le sue esperienze. Quello che è nato è un libro fantastico. Un’ispirante guida alla Mother Road americana, ricca di foto (si, Roberto è anche fotografo) e curiosità.
Roberto e il suo libro “Route 66: il Mito Americano” saranno i protagonisti del nostro evento ParolErranti 2018!
Chiunque voglia partecipare è il benvenuto, e può trovare maggiori info all’articolo sul nostro sito reporterlive.it a questo link:
http://www.reporterlive.it/2018/03/route-66-il-mito-americano-parolerranti-2018/