Corea del Sud VS Resto del Mondo
di Sabrina Ferrario.
“La Corea del Sud, questa destinazione sconosciuta. La maggior parte di volte che se ne sente parlare è sempre in relazione alla Corea del Nord, tristemente nota per avere un regime totalitario completamente chiuso al resto del mondo. La Corea del Sud, moderna e avanzatissima, rimane nell’ombra e se non fosse per lavoro, credo che io stessa non avrei fatto questo secondo viaggio alla scoperta di questa destinazione.
Non esistono ancora guide in italiano e con i due gruppi che ho accompagnato ci siamo sentiti un po’ come pionieri in avanscoperta. Di turisti occidentali se ne vedono ben pochi, ne avremo incontrati si e no una ventina in tutto il viaggio.
Per capire cosa può offrire la Corea del Sud provo a paragonarla a 10 luoghi più noti.
Baia di Tongyoung, una piccola Baia di Halong
Le isole e i faraglioni di Halong Bay sono forse la meta più nota del Vietnam. Meno conosciuta è invece la costa meridionale della Corea del Sud, molto frastagliata e adornata da numerose isole, raggiungibili con traghetti e dove è possibile fare anche trekking. Dal punto di osservazione di Dara o dalla funicolare di Tongyoung non sarete delusi da una vista spettacolare sulla baia.
Dopo la vista godetevi un giro al mercato del pesce di Tongyoung, mentre per i palati più fini un piatto di ostriche cucinate in diversi modi vi aspetta.
Piantagione di tè di Suncheon come le piantagioni dello Sri Lanka
Le immense piantagioni di tè dello Sri Lanka sono ben più grandi di quelle della zona di Suncheon, ma qui il paesaggio è altrettanto unico. Soprattutto adesso in aprile, quando petali di maglioni e ciliegi in fiore pitturano di spruzzi bianchi le verdi foglie di tè.
Non dimenticate di prendere un delizioso gelato al tè verde ma soprattutto gustatevi un churro aromatizzato sempre con questa pianta, una delizia per il palato.
Busan e la “walk of fame” coreana
“K pop” e “korean movie” sono fenomeni che spopolano sempre di più anche in Italia. Ogni anno a Busan, la seconda città della Corea del Sud, si tiene il Busan Film Festival. Come a Los Angeles anche qua non poteva mancare la via dedicata ai personaggi del jet set coreano, con tanto di impronta di mano e autografo. La sera il centro attorno alla via si anima con centinaia di bancarelle di “street food” come altri pochi posti al mondo.
Meditazione nel tempio di Heinsa invece che in un ashram indiano
Per chi è alla ricerca di se stesso invece che andare nei ben noti ashram potrebbe pensare di fare una o due notti di meditazione in questo tempio, il più famoso della Corea del Sud. Bisogna essere pronti a dormire per terra, svegliarsi alle tre del mattino per la prima meditazione della giornata con i monaci e fare una dieta a base di alghe e riso. Il tempio si trova all’interno di un parco naturale, con un panorama incredibile sulle montagne circostanti. La sua unicità è legata alle “Tripitaka Coreana”: più di 81 mila tavolette in legno dove vi è inciso il più antico canone buddhista al mondo vengono custodite in un padiglione del Tempio. Per chi è alla ricerca di qualcosa di ancora più insolito, il Tempio di Unmoonsa è uno dei pochi posti al mondo dove meditare con monache donne.
Fioritura dei ciliegi come in Giappone
In oriente la fioritura dei ciliegi è festeggiata come un evento nazionale e girando una settimana tra un’esplosione di fiori bianchi che ricoprono i viali si capisce benissimo il perché. Spruzzi bianchi sulle montagne, petali che formano un elegante tappeto o che cadono dagli alberi appena arriva una folata di vento, creando la neve in primavera. Una bellezza delicata ed effimera, la fioritura dura solo un paio di settimane e bisogna capitare proprio nel momento giusto per assistere a questo spettacolo della natura.
Seoul vs Tokyo
Due città orientali per antonomasia, divise tra antico e moderno. Seoul e i suoi palazzi reali, il quartiere con le case tradizionali di Bukchon, le vie dello shopping di Insadong e Madyong, i mercati di Nandemun e Dongdanemun sono solo alcune delle attrazioni di questa città che non ha nulla da invidiare alla più famosa Tokyo. Una chicca è sicuramente il mercato alimentare di Gyeongdong all’ora di pranzo, quando centinaia di coreani vengono qui per consumare il proprio pranzo.
Kimchi e la nostra pizza
Per chi conosce il kimchi questo accostamento sarebbe un eresia. Ma come noi consideriamo la pizza il nostro piatto nazionale, qui il kimchi (cavolo fermentato con spezie) è il piatto coreano per eccellenza. Una tradizione culinaria molto forte caratterizza la Corea del Sud: in otto giorni non abbiamo mai mangiato lo stesso piatto. Se il Kimchi non è per tutti i palati, imperdibile è il barbecue di carne, proposto nei ristoranti dotati di particolari tavoli con bracieri e cappe che aspirano i fumi. Da non dimenticare lo street food coreano, tra i più vari che abbia mai visto: cono-pizza, capesante con il formaggio, banane con diversi tipi di glassa,…..la fantasia coreana non ha limiti quando si tratta di cibo!
Samsung vs Apple
Chiunque vada a New York immancabilmente un giro all’Apple Store sulla Quinta strada non se lo fa mancare.
Il Samsung D’light di Seoul non è un semplice negozio, è un’esperienza verso il futuro. Prima di arrivare nel reparto acquisti al visitatore viene fatto fare un viaggio virtuale alla scoperta delle tecnologie più avanzate. La sera noi donne potremmo fare uno screen facciale direttamente dal nostro specchio del bagno che ci dirà che crema metterci prima di andare a letto. Un armadio dove semplicemente specchiandosi si potranno fare le prove virtuali su cosa indossare il giorno dopo, ovviamente dopo aver consultato in automatico le previsioni meteo. Insomma, “nel futuro lo faremo”…Non aspettatevi però chissà che convenienza a comprare un Samsung in Corea invece che in Italia!
Dmz come un tempo il muro di Berlino
L’ultimo giorno ho voluto vedere l’altra faccia di una nazione che negli ultimi 10 anni ha raggiunto uno sviluppo incredibile. Il muro divideva la Germania dell’Est da quella dell’Ovest, una zona ampia 4 km divide il nord dal sud della Corea, in mezzo il confine più sorvegliato al mondo. Un’immagine surreale, da film di fantascienza, mi si para davanti al “Dora Observotary”, dove si vede un paese della Corea del Sud esattamente difronte ad una cittadina della Corea del Nord. Da entrambe gli agglomerati svettano due enormi bandiere, ognuna del rispettivo Paese. Se si guarda attentamente però si nota che dalla parte Nord non ci sono segni di vita…quello che vediamo è solo un “propaganda village”, una città fatta e finita con tanto di fabbriche e ponti, ma disabitata. Privo di vita appare anche il paesaggio della Corea del Nord, dove le colline non hanno nemmeno un albero, tutti bruciati per fare legna.
La speranza è che, come il muro di Berlino è stato abbattuto, prima o poi anche questo confine assurdo tra un’unica nazione scompaia e la Corea diventi un solo Stato.
Credo che in fondo la Corea del Sud sia un po’ come la mia Milano, il turista arriva convinto che ci sia ben poco da vedere e riparte piacevolmente sorpreso da quello che invece la destinazione offre, la realtà supera le aspettative del viaggio. Per smentirmi o per confermare la mia teoria dovete fare semplicemente una cosa, prendere un volo e partire alla scoperta della Corea del Sud!”
Sabrina Ferrario