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Reportage di Beatrice Stivanello

50 SFUMATURE DI VERDE: SRI LANKA

Reportage di Beatrice Stivanello

 

Scarica il reportage originaleEsiste un paese dove i bambini escono di corsa dalle loro case, sotto una pioggia torrenziale, per salutare un gruppo di turisti a bordo di jeep, regalando dei sorrisi disarmanti che ti rimangono nel cuore.

Questo paese è lo Sri Lanka.

Un paese di cui la maggior parte delle persone ignora l’esistenza, o quantomeno la sua collocazione.

Sapete che vi dico? Non perdete l’opportunità di visitarlo! E io ora vi voglio dare alcune “dritte”.

C’era una volta un re chiamato Kasyapa che, dopo aver murato vivo  il padre e cacciato dal paese  il fratellastro legittimo erede al trono, per sfuggire alle ire dei parenti fece  costruire  la   maestosa fortezza di Sigyria, un enorme palazzo in cima a un monolite di granito.

Oggigiorno si può raggiungere la cima della fortezza con una bella scalata di 200 metri, rigorosamente sotto un sole cocente, ma, una volta in alto, il paesaggio mozzafiato della pianura circostante vi farà dimenticare la faticosa salita. Da non perdere!

Non si può parlare dell’isola di Ceylon senza nominare lo Sri Dalada  Maligawa, il Tempio della Sacra Reliquia del Dente di Buddha, a Kandy.

È uno dei più importanti templi buddhisti perché custodisce il famoso “Dente di Buddha”, strappato a Siddharta, non si sa come, da un audace monaco, suo  grande fan. Ogni giorno il tempio si riempie di turisti curiosi e di fedeli devoti che si accalcano nella  speranza  di  riuscire  a  vedere  il  reliquiario  d’oro contenente il Dente o semplicemente per portare qualche offerta ai monaci o per  fermarsi a meditare. Ogni cinque anni la reliquia viene esposta al pubblico e la gente arriva da tutto il mondo per vederla, si formano code chilometriche.

Una delle cose più interessanti in Sri Lanka è vedere che molti templi buddhisti sono luoghi di culto anche per gli induisti.

Una volta tolte le scarpe, si entra e si può camminare  tra  sculture  di  Buddha  e  icone raffiguranti Ganesh, Shiva o Skanda come se facessero  tutti  parte  dello  stesso  culto. Osservando bene,  in  realtà la differenza è evidente, perché le  statue di Buddha sono solenni, mentre i quadri e i poster induisti sono coloratissimi e molto spesso incorniciati da lucine natalizie.

Nello Sri Lanka vi stupirà senz’altro la gran varietà di animali: vedere   scimmie  ed  elefanti  lungo  la  strada  è  una  cosa normalissima.

Le scimmie, una particolare specie di macachi, spuntano fuori da ogni dove:  che tu stia andando al tempio o passeggiando in campagna, loro sono lì  che saltano da un albero all’altro in attesa di un turista distratto a cui strappare via il cappello o rubare la merenda.

Gli  elefanti  sono  senza dubbio   gli   animali   più importanti       dell’isola. Volendo  ci  si  può  salire sopra  e  fare  una  bella passeggiata  e  vi  assicuro che  la  sensazione  che  si prova a  cavallo di questi pachidermi     è     davvero speciale.

Al Minneriya National Park  gli elefanti sono liberi ed è bello osservare la loro vita e le loro abitudini facendo un safari a bordo di una jeep. Noi, purtroppo, siamo stati sfortunati perché i monsoni pomeridiani si sono scatenati, però prima della bufera ci siamo goduti uno spettacolo emozionate sotto un cielo magico.

Lo Sri Lanka è un’isola circondata per buona parte dalla barriera corallina, ragion per cui esiste una fauna marina ricca e molto varia. Noi abbiamo avuto la fortuna di nuotare tra squali e pesci dai mille colori nella baia

di  Pigeon   Island.   Non dobbiamo dimenticare però il devastante    tsunami    del dicembre 2004: molte parti della  barriera  sono  state distrutte  e  ce ne rendiamo conto  facilmente camminando sulla     spiaggia     sopra un’immensa    quantità    di coralli  strappati  via  dai fondali.

Navigando al largo si possono trovare anche i grandi cetacei: le balene. Noi non siamo riusciti ad avvistarle perché in quei giorni le acque del mare erano troppo calde; probabilmente le balene si sono allontanate verso acque  più fresche. In compenso ci hanno fatto compagnia due branchi di delfini giocherelloni che saltavano tutt’intorno alle barche.

Ricordatevi di vedere anche le grandi e verdeggianti piantagioni di the. Chi non conosce il famoso the di Ceylon?

Tra le verdi distese che ricoprono le montagne si possono notare piccoli gruppi di donne intente a raccogliere le foglie di the, che poi trasportano con la tipica cesta poggiata sulla schiena e legata alla testa.

È un’immagine molto pittoresca che rende l’idea di quanto le tradizioni siano radicate nella cultura singalese.

Sri Lanka significa “isola risplendente” e io vi assicuro che a risplendere non è solo il sole, ma anche i volti della gente pieni di quella gioia che a  noi molto spesso manca. Anche noi siamo tornati a casa più “luminosi”  (d’altronde siamo i Figli della luce!).

Spero che queste mie brevi descrizioni vi abbiamo incuriosito e dato qualche spunto per il vostro prossimo viaggio.

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2 Thoughts to “Reportage di Beatrice Stivanello”

  1. Tito Germano Borsa

    Brava 😉

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